Sterpazzola di Sardegna - Sylvia conspicillata (Temminck, 1820)
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Sterpazzola di Sardegna - Sylvia conspicillata (Temminck, 1820)

Troina (EN)
Più piccola rispetto alla Sterpazzola, Sylvia conspicillata è specie tipica dell'area mediterranea. Con i suoi 12-13 centimetri di lunghezza e un peso che difficilmente supera i 10 grammi, la Sterpazzola della Sardegna vive per lo più nascosta tra siepi spinose e radi cespugli, dove riesce a procurarsi il suo cibo preferito: insetti, ragni e bacche.
Oltre alle dimensioni ridotte, ci sono alcune caratteristiche macroscopiche che consentono di distinguere la Sterpazzola della Sardegna, in particolare i maschi della specie, contraddistinti da petto e fianchi rosati e testa grigia: nella femmina i primi sono biancastri, la seconda tende invece al marrone-bruno. Dettagli comuni ai due sessi sono l'anello bianco attorno all'occhio, la gola bianca, i margini delle ali rossicci e la coda color antracite bordata di bianco.
La Sterpazzola della Sardegna ha quale habitat prediletto la macchia mediterranea bassa, ma non disdegna i salicornieti delle aree paludose salmastre, la vegetazione alofila delle dune costiere, i saliceti degli alvei inariditi di fiumi e torrenti e, a quote più elevate, le garighe montane e gli arbusteti nani. Per questa sua peculiarità, in Italia Sylvia conspicillata è diffusa nelle regioni centro-meridionali e in particolar modo sulle isole maggiori, che presentano condizioni ambientali idonee alla nidificazione.
Il nido viene realizzato tra marzo e giugno, vicino al terreno, in posizione molto riparata. Vengono deposte mediamente 4 uova – 5 in casi eccezionali – che vengono covate per circa due settimane. Devono trascorrere altri 12-13 giorni prima che i piccoli possano lasciare il nido e cominciare a volare.

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È il veloce e tipico gorgheggio a rivelarci la presenza della Sterpazzola della Sardegna tra i radi cespugli della macchia mediterranea o la magra vegetazione degli arbusteti nani. Le sue piccole dimensioni, il suo piumaggio e il suo carattere schivo la rendono infatti difficile da osservare: solo i maschi si mostrano talvolta più spavaldi, uscendo allo scoperto e mostrando le caratteristiche sfumature rosate del loro piumaggio.
Descrizione scientifica da:

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