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Picchio rosso maggiore - Dendrocopos major (Linnaeus, 1758)

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Picchio rosso maggiore - Dendrocopos major (Linnaeus, 1758)

Troina (EN)
Specie di dimensioni medio-piccole, non supera di solito i 21-26 centimetri di lunghezza, per un’apertura alare di 42-43 centimetri e 60-90 grammi di peso. I due sessi presentano una livrea molto simile, bianca e nera con sottocoda rosso. Il maschio si differenzia tuttavia per l’evidente macchia rossa presente sulla nuca. Anche i giovani sono facilmente riconoscibili grazie all’intera sommità del capo colorata di rosso. Il becco è nero, appuntito e ben robusto e le zampe sono conformate per agevolare la progressione su tronchi verticali, che il Picchio rosso maggiore risale a saltelli, aggrappandosi con le forti zampe e aiutandosi con la coda, molto robusta.
Particolarmente ampio l’areale di presenza della specie, che si estende dall’Africa nord-occidentale a buona parte dell’Eurasia. Ben 14 sottospecie sono riconosciute nel Paleartico occidentale, 7-11 in Asia. Tendenzialmente sedentario alle nostre latitudini – ove è presente la sottospecie Dendrocopos m. italiae  – mostra invece comportamenti migratori o invasivi in tutto il nord Europa. Oltre alla sottospecie italiae , diffusa anche in parte della Slovenia, nel nostro Paese si ritrova la sottospecie Dendrocopos m. harteti , diffusa in Sardegna e Corsica.
Piuttosto adattabile, il Picchio rosso maggiore è presente nei boschi sia di conifere sia di latifoglie, nelle campagne alberate e perfino nei parchi cittadini. Prevalentemente insettivoro, può integrare la propria dieta con pinoli e frutta, specialmente al di fuori del periodo riproduttivo. Di solito, individua gli insetti e le larve che vivono sotto la corteccia dell’albero dal rumore che emettono mentre rodono il legno, allorquando, grazie al robusto becco, buca il legno e con la lingua retrattile cattura l’insetto.
Dopo il lungo rituale di corteggiamento – che inizia già a febbraio con l’insistente “tambureggiare” del maschio sui tronchi per delimitare il territorio e attirare l’attenzione della compagna – la coppia nidifica in cavità scavate nel tronco o in rami particolarmente robusti. Dal diametro d’ingresso non è superiore ai 5 centimetri, viene scavato a circa una decina di metri d’altezza. La femmina vi depone 4-6 uova, per una sola covata l’anno, che vengono covate per circa due settimane. Occasionalmente la specie può depredare uova o pulcini da altri nidi, che spezzetta e disossa accuratamente.

Descrizione scientifica da:   
Troina (EN)
Troina (EN)
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È una specie solitaria. Il periodo migliore per osservarla è febbraio-marzo, quando, alla vigilia della fase riproduttiva, inizia a mostrare un comportamento “territoriale”, difendendo vivacemente la propria porzione di foresta. Si può facilmente osservare, allora, mentre tamburella con il becco sui tronchi o sui rami cavi per delimitare il territorio. Il volo è tipicamente molto ondulato. Cattura le proprie prede – soprattutto insetti – infilando la lunga lingua nelle gallerie scavate nel legno con il becco. In autunno la sua dieta è composta anche di semi e frutti, quali bacche e ghiande, che accumula nel nido. Non stupisce che, quando nel febbraio del 2005 lo scienziato canadese Louis Lefevre ha presentato un metodo per misurare il quoziente intellettivo degli uccelli, in termini di “strategie alimentari” il Picchio sia stato classificato come una delle specie più intelligenti…
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