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Passera sarda

Avifauna > Passeriformi

Passera sarda - Passer hispaniolensis (Temminck, 1820)

Troina (EN)
Lunga circa 15 centimetri, per un’apertura alare di 23-26 centimetri, non supera di solito i 30 grammi di peso. Petto e dorso, con molte macchie nere, la distinguono immediatamente da altre specie di Passeri. La specie presenta un dimorfismo sessuale evidente: la femmina è bruno-grigia, mentre il maschio è di un marrone più marcato, con una macchia nera sotto la gola e macchioline anch’esse nere diffuse su tutto il petto. Simile a quella delle femmine è la livrea degli individui più giovani.
Ben distribuita tra Europa meridionale e Nordafrica, la Passera sarda è presente, con la sottospecie nominale P. h. hispaniolensis  in Spagna, Balcani, Grecia e porzione settentrionale del continente africano, dal Marocco alla Libia. In Italia la si ritrova in Sardegna, ma anche con distribuzione relativamente ampia in Sicilia, ove occupa aree dal livello del mare fino ai 1.000 (in Sardegna) o 1.900 metri di quota (in Sicilia). Un piccolo nucleo è storicamente presente anche nella Puglia garganica e – in tempi recenti – anche nel Delta del Po.
Tipicamente onnivora, si nutre di semi, frutta, insetti. A differenza di altre specie di Passeri, predilige tuttavia le zone non troppo frequentate dall’uomo, come luoghi aperti, rocciosi, ma anche boschi e foreste. A differenza di quanto avviene per la Passera d’Italia, rilievi effettuati in Sardegna indicano che la Passera sarda si osservi raramente nel corso della giornata nei centri abitati: può tuttavia formare grandi dormitori notturni sugli alberi delle piazze di città (come osservato a Porto Torres, Bosa, Cagliari, Alghero e Oristano).
Costruisce il nido su alberi, vecchi casolari, in vecchi nidi di altri uccelli, sia in colonie – è frequente l’associazione con Storno e Passera lagia, come numerosi sono gli ibridi con Passera d’Italia. Da aprile in poi e per un massimo di 3 covate l’anno la coppia depone 4-6 uova, alla cui incubazione – che avviene di solito dopo 11-13 giorni – provvede soprattutto la femmina. A un paio di settimane dalla schiusa i pulcini sono in grado di lasciare il nido
I giovani, una volta completamente autosufficienti, lasciano i genitori naturali e il gruppo originario per “imbrancarsi” con altri coetanei. A questo punto la coppia è pronta per iniziare una nuova covata.
L’evidente macchia nera sul petto del maschio la distingue immediatamente dalle altre specie di Passeri. Peraltro, a differenza della maggior parte di questi, predilige le zone poco frequentate dall’uomo, come le aree ricche di cespugli e luoghi dove nascondersi. In linea con il carattere aspro e selvaggio della Sardegna, il principale territorio della nostra Penisola abitato dalla specie…

Descrizione scientifica da:   
Troina (EN)
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