Canapiglia
Avifauna > Anatidi
Canapiglia - Anas strepera (Linnaeus, 1758)
Coppia _ Saline di Priolo (SR)
Specie acquatica di medie dimensioni, la Canapiglia ha un areale di diffusione che va dall'Europa centrale e meridionale all'Asia centrale, sino agli stati centro-occidentali del Nord America. Habitat prediletto, le acque tranquille - dolci o salmastre - di laghi, stagni, fiumi e lagune, dove trova riparo nella vegetazione emergente o sulle sponde, mentre molto di rado è stata avvistata in mare.
Anatra di superficie talvolta osservata in associazione con Anas penelope (Fischione), la Canapiglia è una specie gregaria, che vive in genere in piccoli gruppi, in Italia concentrati per lo più nelle zone acquitrinose dell'alto Adriatico, nelle regioni centrali e in Sardegna, aree in cui si concentra il grosso della popolazione svernante proveniente dall'Europa centrale, in special modo dalla Germania e dalla Repubblica Ceca. Nonostante sia considerata in pericolo d'estinzione, in Italia la Canapiglia è cacciabile.
Principale elemento distintivo tra i sessi è dato dal becco - grigio scuro nei maschi, chiaro e con bordo arancione nelle femmine - e dal piumaggio - più scuro nei maschi - mentre caratteristiche comuni sono lo specchio alare bianco, nero e bruno-rossiccio, il ventre bianco, la coda arrotondata e le zampe giallo-arancio.
Più marcate le differenze nel periodo riproduttivo, quando la testa del maschio si fa grigio chiaro, così come il petto, che diviene screziato, mentre i fianchi si ricoprono di un piumaggio vermicolato e il sottocoda è nero. Lunga intorno ai 50 cm, con un'apertura alare di poco inferiore al metro che le consente un volo rapido e un po' a scatti, la Canapiglia ha un peso medio di circa 800 grammi, anche se può variare da poco meno di 500 a oltre 1.300.
I vegetali costituiscono la parte preponderante dell'alimentazione della Canapiglia, anche se nel suo “menù” non mancano insetti, molluschi, anfibi e piccoli pesci. Come le altre anatre di superficie, immerge soltanto il capo per cibarsi, muovendosi soprattutto nelle ore notturne e raccogliendo preferibilmente a pelo d'acqua la vegetazione strappata dai fondali da altre specie.
Come le altre anatidi, la Canapiglia è monogama. Le coppie si formano nel corso della migrazione e restano unite fino alla deposizione delle uova, che avviene tra aprile e giugno. È la femmina a costruire il nido, scegliendo di preferenza aree con arbusti, vegetazione fitta e giunchi a non più di 20 metri dall'acqua. Vengono deposte dalle 8 alle 12 uova, che la femmina cova per circa 4 settimane. E sempre la femmina si occupa di accudire i pulcini, che lasciano presto il nido ma diventano indipendenti dopo circa 7 settimane.
Schiva e poco rumorosa, la Canapiglia ama le acqua tranquille, dove talvolta si accompagna discretamente ad altre anatre. Nidificante in Italia da meno di quarant'anni, trova rifugio nella vegetazione ripariale di laghi, stagni e lagune, uscendo allo scoperto soprattutto nelle ore notturne per cercare in superficie il suo cibo preferito: piante acquatiche strappate dai fondali da altre specie
Descrizione scientifica da:
Maschio _ Saline di Priolo (SR)
Coppia _ Oasi del Simeto (CT)
Laghetto Gorgo (AG)
Femmina _ Saline di Priolo (SR)