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Moretta tabaccata

Avifauna > Anatidi

Moretta tabaccata - Aythya nyroca (Guldenstadt, 1770)

Maschio - Riserva Saline di Priolo _ Priolo (SR)
L’Anatra più rara d’Europa o, come sarebbe più corretto affermare, l’Anatra più rara dell’intera regione paleartica, dopo l’Anatra marmorizzata. È la Moretta tabaccata, piccola anatra tuffatrice con piumaggio prevalentemente bruno-rossiccio. Se in volo è possibile confonderla con la “sorella” Moretta, posata sullo stagno la specie si riconosce anzitutto per le dimensioni, molto più contenute rispetto alla Moretta comune.
Dal peso variabile tra i 400 e i 700 grammi, un esemplare può misurare una quarantina di centimetri in lunghezza, mentre l’apertura alare non raggiunge i 70 centimetri. A distinguerla dalla Moretta comune è anche una ulteriore particolarità del piumaggio, e cioè la candida sottocoda che contrasta con il resto del dorso. Molto simili tra loro, i sessi si distinguono comunque per i colori del piumaggio, più vividi nel maschio, nonché per l’iride, bianco nel maschio e scuro nella femmina.
La Moretta tabaccata nidifica in Europa orientale e Asia, con un areale principale che si ferma però a Ungheria e Polonia. In Italia è rara come specie nidificante (circa 70-100 coppie distribuite nelle principali zone umide dell’alto e basso Adriatico, Sicilia e Sardegna), mentre è più facile osservarla durante la migrazione o lo svernamento. .
Piuttosto schiva, la Moretta tabaccata non ama muoversi in grandi gruppi, fatta eccezione per la stagione invernale e in alcuni casi durante la migrazione (come Lentini in Sicilia), dove la scarsità di aree adatte allo svernamento, la spinge a concentrarsi in poche località favorevoli. In Italia la si può tipicamente osservare negli ambienti umidi di acqua dolce, dalla Valli di Comacchio, Argenta e Ravenna, fino a quel che resta delle paludi del Delta del Po che in tempi antichi raggiungevano il modenese. Più a sud, si incontrano importanti siti di svernamento quali il lago Trasimeno e il litorale romano, mentre è la Sicilia ad ospitare la popolazione più importante, tra Mazara, la foce del Simeto e – soprattutto – il Biviere di Lentini.

Placide, posate sulle acque tranquille della palude, le morette tabaccate si confondono con il paesaggio. Poi un tuffo, un altro, e l’abitudine di rincorrersi l’un l’altra, con i raggi del sole che ne esaltano il piumaggio bruno rossiccio, specie d’autunno, quando gli alberi si colorano d’ambra e di porpora. Mentre la palude, tra un brulicare di schizzi d’acqua, mescolato al riflesso degli alberi nello stagno, si prepara al lungo inverno…

Descrizione scientifica da:   


Maschio - Riserva Saline di Priolo _ Priolo (SR)
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